Vitigni calabresi: il Magliocco

Gli stretti legami del Magliocco con la Grecia sono evidenti sia nelle origini sia nel nome, che in greco significa "tenerissimo nodo" datogli probabilmente perché presenta un grappolo chiuso come un nodo o un pugno.

È una varietà nota in Calabria già dal Medioevo, citata nel 1601 dal Mirafiori e diffusa prevalentemente sul versante della costa tirrenica. Dopo un lungo periodo di oblio, durante il quale ha rischiato di scomparire, recentemente è stato riscoperto e valorizzato, anche nella parte ionica.

Caratteristiche del Magliocco

Non è possibile individuare una precisa zona di coltivazione, soprattutto perché spesso il Magliocco è pigiato insieme ad altre varietà tipiche della Calabria, come Greco Nero e Marsigliana Nero. Si tratta di una varietà molto rigogliosa che agli inizi dell'autunno porta a maturazione dei grappoli di medie dimensioni, piuttosto tozzi e abbastanza compatti.

Il colore degli acini maturi è molto scuro, nero tendente al blu. Se coltivato in zone con terreni molto fertili, manifesta eccessi di vigore.

Vinificato in purezza il Magliocco non da vita a vini scuri e profondi nel colore ma a un prodotto armonico, morbido, di buona alcolicità che si presta a un medio invecchiamento. Ecco perché spesso è usato con altre varietà, per elevare al meglio le potenzialità del vitigno.

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