Pecorino del Monte Poro DOP

Clima mite, vegetazione variegata in cui fanno capolino filari di pioppi, vigneti e oliveti, altitudine di circa 700 metri e posizione strategica che abbraccia tutta la zona tirrenica da Cetraro a Scilla e da Lamezia Terme a Gioia Tauro, fanno dell’altopiano calabrese Monte Poro un posto ideale per la produzione di particolari formaggi.

Pecorino del Monte Poro, il riconoscimento DOP

Rinomato è il Pecorino del Monte Poro DOP (riconoscimento avuto dalla Commissione europea nel 2020) che vanta una tradizione centenaria e che ancora oggi come un tempo viene esclusivamente prodotto dal latte delle pecore che pascolano allo stato brado sulle alture del Poro.

La spiccata aromaticità delle piante da foraggio degli animali, fanno sì che il Pecorino del Monte Poro - prodotto tra novembre e maggio - si contraddistingua per un particolare gusto piccante e pungente, con note olfattive inconfondibili, anche grazie a un processo di lavorazione che si differenzia dalla classica produzione di questa tipologia di formaggio, con la tradizione di non procedere al riscaldamento della cagliata in seguito alla rottura, bensì con un’attenta pressatura a mano che permette di eliminare meglio i residui di siero; altro “segreto” della lavorazione è la particolare salatura, compiuta massaggiando quotidianamente il pecorino con olio extravergine d’oliva, ricavato dalla molitura delle olive del posto e spesso miscelato con peperoncino anch’esso autoctono.

Come abbinare il pecorino del Monte Poro

Il Pecorino del Monte Poro è un formaggio che in molti ritengono essere il migliore del Sud d’Italia, riconosciuto dagli esperti del settore come un’eccellenza culinaria italiana, da gustare affettato accompagnato a un classico antipasto calabrese, sovente anche grattugiato sulla pasta condita con carne di maiale, oppure, in una veste più chic, abbinato a marmellate, mousse di Cipolla di Tropea e magari gustato sorseggiando un calice di buon vino calabrese.

Con il riconoscimento DOP assegnato al Pecorino del Monte Poro salgono così a 13 le specialità DOP di Calabria, a cui si aggiungono le 6 denominazioni IGP (Indicazioni Geografiche Protette) e le 267 specialità tradizionali garantite.