Liquirizia calabrese DOP: un marchio da esportare nel mondo

Negli ultimi anni il mercato della liquirizia calabrese è in costante crescita. Perché comprare quella iraniana, cinese o turca, quando il prodotto locale è migliore? Perché non puntare sulla qualità e le certificazioni di eccellenza? Questa la semplice ma efficace idea che Antonio Massarotto ebbe tanti anni fa.

Proveniente dal mondo farmaceutico, Massarotto fu chiamato per fare il consulente di un'azienda produttrice di liquirizia. Lì, scoprì subito che in Calabria c'è la possibilità di creare qualcosa di unico.

Marchio DOP

Mentre tutti puntavano sulla materia prima straniera (più economica ma di bassa qualità), lui si convinse che la strada fosse una sola: investire sulla liquirizia calabrese e creare il marchio DOP. Inizia così la storia del Consorzio di Tutela della Liquirizia DOP di Calabria e della Nature Med, azienda che per prima (proprio tramite la spinta di Massarotto) decise di puntare sulle radici del territorio e di entrare nel mondo del biologico iniziando a distribuire in tutta Europa; anche grazie a Bottega di Calabria.

La liquirizia di Calabria diventa DOP nel 2012, dopo una lunga battaglia iniziata nel 1998. Sono 208 i comuni coinvolti, tra le province di Cosenza, Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia e Reggio Calabria, distribuiti lungo la fascia costiera ionica e tirrenica. Obiettivo del consorzio è infatti quello di far emergere l'intero territorio.

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