Amari calabresi

La Calabria è esportatrice di elisir capaci di conquistare il mondo intero. Erbe officinali, agrumi unici, ricette a volte "fantastiche" sono la base di un successo senza quartiere, che non ha nulla a che vedere con la moda.

Il segreto è nella capacità di raccontare un territorio unico, parte integrante del Sud Italia e della Magna Grecia. Attraverso semplici sorsi, questi piccoli artigiani sono capaci di esportare il vero carattere di una terra ricca, dura e dolce allo stesso tempo. E nel novero della grande produzione di liquori nessun prodotto è capace di abbracciare tutte le eccellenze della terra calabrese più dell'amaro: da un lato la dicotomia dei sapori tipica di questo prodotto, dall'altro l'intimo legame con le stesse erbe e le stesse piante che crescono rigogliose tra Reggio Calabria e la Riserva del Fiume Lao.

Amaro Mzero, concentrato di sapore mediterraneo

La Calabria è stata premiata con ben due titoli assoluti ai World Liquer Awards 2021: il World's Best Herbal e World's Best Bitter sono andati rispettivamente al Rupes Gold e al Mzero Sea Amaro. Il World Liquer Awards (costola del Worlds Drinks Awards) ha viaggiato fino alla Riviera dei Cedri, costa dai contrasti decisi, gli stessi di Mzero Sea Amaro, che tiene insieme acqua di mare, ovvero la salinità particolare e tipica di tutto ciò che cresce praticamente a riva, e il cedro. Un concentrato di sapore mediterraneo, in bilico tra sale e agrumi, che rende Mzero un prodotto innovativo e che si identifica in una tendenza sempre più presente nei bitter e negli amari contemporanei: modulare le sfumature di sapore e i sentori olfattivi con note dissacranti.

Amaro Jefferson, l’esaltazione degli agrumi calabresi

Simbolo di questa ondata amara tutta calabrese è sicuramente il Jefferson, la ricetta segreta prodotta da Vecchio Magazzino Doganale. Vincitore del World Liquer Awards già nel 2018, è amato per il suo essere rurale, così come la produzione propria e la raccolta controllata delle materie prime: bergamotto, arance amare e dolci, rosmarino, eucalipto, origano e altre erbe amaricanti. Una forte presenza agrumata che permette al Jefferson di varcare la porta della miscelazione, diventando un sostituto dei bitter più propriamente detti, grazie al suo corpo estremamente versatile.