Vino barricato

Tra vini bianchi, rossi, rosati e passiti, ce n’è uno molto particolare: il cosiddetto vino barricato. Il vino barricato trae la sua origine dalle “barriques“, grandi botti di legno in rovere da 225 litri. In queste botti il vino viene lasciato invecchiare lentamente.

Non tutti i vini sono adatti alla maturazione, ma quelli che possono invecchiare in questo modo ottengono caratteristiche molto interessanti.

Come si fa il vino barricato?

Per produrre un vino barricato bisogna procurarsi innanzitutto una barrique. Attenzione però, le barriques nuove possono essere usate solo per tre anni per ottenere una vinificazione sufficiente.

L’invecchiamento del vino nelle barriques permette a quest’ultimo di avere un gusto specifico, poiché l’ossigeno che penetra dai pori del legno svolge un processo di ossidazione. Questo processo rende il vino ancora più pregiato e ne aumenta l’intensità cromatica rispetto ai vini invecchiati in un altra maniera.

Vini barricati rossi

In Calabria si producono diversi vini di questa tipologia. Tra i vini rossi barricati troviamo il Laos Riserva DOP della Verbicaro Viti e Vini, da servire a una temperatura di 18-20° in abbinamento a carni di maiale e selvaggina.

Il Muranera IGT della Tenuta Iuzzolini, che si ottiene dalle uve Galioppo, Magliocco, Cabernet Sauvignon e Merlot e invecchia ben 15 mesi nelle barriques. Il suo colore è rosso rubino e accompagna bene i piatti a base di carne rossa e formaggi stagionati.